imagealt

FESTIVAL FILOSOFIA 2016

Festival della filosofia 2016

 

Lotta, sforzo, rivalità, vittoria, sconfitta: componenti comuni della vita di ognuno di noi; tutti aspetti affini all’agonismo: uno dei principali meccanismi che regolano i rapporti tra gli uomini; perché cos’è la vita se non competizione con i nostri simili?

L’agonismo e i  suoi rapporti con la società antica e moderna è stato il tema del festiva filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo di quest’anno a cui hanno partecipato le quinte degli indirizzi classico e scientifico del nostro liceo accompagnati dai professori Castagnello, Crivelli, Giacomello e Lanini.

Il Festival è da alcuni anni un appuntamento imperdibile per gli alunni del nostra scuola che partecipano sempre numerosi alle lezioni magistrali tenute dai più grandi filosofi contemporanei italiani e stranieri.

Gli interventi di questa edizione sono stati moltissimi e hanno indagato la natura del tema nei modi più diversi: dall’ elogio del fallimento di Massimo Recalcati alla grazia atletica di Francesca Rigotti fino alla filosofia come agón di Massimo Cacciari e molti altri.

La lezione più coinvolgente è stata, a mio parere, quella tenuta da Umberto Galimberti dal titolo agonia; il professore ha interpretato questo termine non partendo dal significato moderno di ultima lotta per la vita prima della morte ma traducendo la parola agón, in greco antico lotta, contesa, competizione. La lotta del singolo per la sopravvivenza è per Galimberti contrapposta alla crudeltà innocente della natura che tutela la continuità della specie; questo meccanismo ciclico era stato compreso dai greci, che abbracciavano l’etica del limite e avevano reso la tragedia il loro manifesto culturale. La tradizione cristiana ha poi sconvolto la visione greca dando un senso positivo alla storia (il passato è peccato, il presente è redenzione, il futuro è salvezza) e facendo credere all’uomo di essere immortale. L’ultima parte dell’intervento è stato dedicato alla condizione di agonismo in cui vive l’uomo contemporaneo, costantemente assillato dall’ansia di non essere all’altezza degli altri e dalla volontà di non omologarsi.

Il Festival è a mio parere un’esperienza formativa importante che permette di capire quanto, ancora oggi,  la filosofia sia viva e vicina alla nostra realtà.

Aspettando il Festival dell’anno prossimo possiamo rivivere quello di quest’anno attraverso i video della conferenze offerti dall’organizzazione e fruibili attraverso il sito internet; intanto non vediamo l’ora di discutere il tema dell’anno prossimo: “le arti”.

 

Autrice: Aurora Torlasco