imagealt

A TU PER TU CON L’ARTISTA


Riuscire a comprendere il significato del termine Arte nella sua accezione più intrinseca e profonda non è affatto facile, soprattutto per dei ragazzi del liceo.

Essere un artista per Raul Gabriel significa trasmettere attraverso la tela energia pura, il quadro stesso per lui risulta essere una gabbia che la racchiude e che è in grado di trasmetterla costantemente a chi osserva.

Questa è la definizione che l’artista stesso ha fornito agli studenti del liceo Peano che si sono recati alla presentazione della sua mostra, nella mattinata del giorno 10 ottobre, presso l’ex cotonificio Delle Piane.

I ragazzi, accompagnati da due docenti di storia dell’arte, si sono trovati faccia a faccia con l’autore delle opere che li circondava e hanno avuto la possibilità di dialogare con lui in maniera diretta ascoltando il racconto della sua esperienza di vita e la spiegazione delle sue idee artistiche.

Le tele esposte si rifanno al tema della settimana che Tortona dedica tutti gli anni a Lorenzo Perosi: quest’anno “Luce Buio”.

Grazie alla collaborazione con il Vescovo Vittorio Viola, Gabriel, che lavora in città come Milano, Londra e New York, è arrivato qui a Tortona e si è raccontato agli studenti.

Durante l’incontro ha sottolineato l’importanza dell’unione di più arti, come accade in questo caso tra la musica e la pittura poiché per lui il vero sapere risulta essere la capacità di leggere la realtà in tutta la sua globalità e trasversalità e non nella dimensione unilaterale delle singole discipline.

Egli ha raccontato che proprio la musica ha giocato un ruolo importante nella sua vita, infatti prima di diventare pittore, è stato un chitarrista per diversi anni, e grazie a questa professione ha potuto girare per il mondo, ma una volta capito cosa lo faceva sentire veramente se stesso ha deciso di dedicarsi completamente all’arte mettendosi in proprio e abbandonando tutto per andare a vivere a Milano dove ha costruito la sua carriera.

Il suo obiettivo principale è quello di suscitare emozioni personali e diverse in ognuno di noi attraverso l’impatto con le tele: spesso infatti non è possibile riconoscere in esse una forma nitida e compatta ma, andando ad interpretazione personale, ognuno è libero di vedere ciò che sente di vedere, così come l’artista ha rappresentato ciò che sentiva proprio.

Gabriel ha spiegato ai ragazzi come un vero artista sia colui nel quale, ad un certo punto, scocca quella scintilla chiamata illuminazione o ispirazione, senza questo non ci si può considerare reali interpreti della realtà al pari di figure emblematiche dell’arte, ma semplici appassionati.

Al termine del dialogo si è reso disponibile per spiegare direttamente le opere che hanno suscitato maggiore curiosità e ha risposto alle ultime domande.

E’ stata un’esperienza molto formativa per gli studenti che hanno avuto l’occasione di ammirare la produzione artistica di un pittore i cui canoni e ideali si discostano largamente da quella che è l’opinione comune e da quelli che sono gli schemi dell’arte classica.

Rebecca Rippa, IV A Scientifico