Educazione Civica
Riferimenti normativi
- Legge n 92 2019
- D M n 35 2020
Introduzione
Ai sensi dell’art.1 della Legge n 92/2019 dal 1 settembre dell’a. s. 2020/2021, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione, è istituito l'insegnamento trasversale dell'educazione civica quale disciplina non autonoma da integrare nel curriculo di istituto.
“ Principi (Art. 1 della L. n 92 2019)
- L'educazione civica contribuisce a formare cittadini responsabili e attivi e a promuovere la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunita', nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri.
- L'educazione civica sviluppa nelle istituzioni scolastiche la conoscenza della Costituzione italiana e delle istituzioni dell'Unione europea per sostanziare, in particolare, la condivisione e la promozione dei principi di legalita', cittadinanza attiva e digitale, sostenibilita' ambientale e diritto alla salute e al benessere della persona.
” Al fine di realizzare i suddetti principi, nel presente Documento si propone un approccio trasversale che coinvolge tutti i docenti attraverso il contributo che tutte le discipline possono fornire: ogni disciplina è, di per sé, parte integrante della formazione civica e sociale di ciascun alunno (All. A al DM 35/20020) .
Si propongono quindi alcune macro-tematiche ai sensi dell’art. 3 della L.92/2019 e legate ai tre nuclei concettuali (art. 1 c. 2 della L. 92/19) e delineati nelle Linee Guida Allegate al DM 35/2020:
- Costituzione,
- Sviluppo Sostenibile,
- Cittadinanza Digitale.
L’organizzazione delle attività di insegnamento
La Legge prevede che all’insegnamento dell’educazione civica siano dedicate non meno di 33 ore per ciascun anno scolastico svolte nell’ambito della declinazione annuale delle attività didattiche tramite la trasversalità e la corresponsabilità collegiale dell’insegnamento.
L'insegnamento e' affidato ai docenti abilitati all'insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche, fermo restando il coinvolgimento degli altri docenti competenti per i diversi obiettivi/risultati di apprendimento condivisi in sede di programmazione dai rispettivi Consigli di classe. I Documenti ministeriali evidenziano infatti la trasversalità dell’insegnamento, ad alta valenza educativa e di competenza dell’intero Consiglio di Classe.
All’insegnante delle discipline giuridiche ed economiche è affidato il compito di fornire conoscenze e strumenti interpretativi sulle norme, le regole, gli ordinamenti che disciplinano la convivenza, a partire dalla Costituzione, mentre la loro applicazione consapevole nella quotidianità, il fare in modo che diventino abitudine “incarnata” nello stile di vita è compito di tutti i docenti e di tutte le figure educative che intervengono nella comunità scolastica.
Al docente abilitato nelle discipline giuridiche ed economiche è affidato il coordinamento delle attività , secondo quanto riportato nell’All. A al DM 35/2020: “Qualora il docente abilitato nelle discipline giuridico-economiche sia contitolare nel Consiglio di Classe, negli istituti superiori nel cui curricolo siano presenti gli insegnamenti dell’area giuridico-economica, gli sarà affidato l’insegnamento di educazione civica, di cui curerà il coordinamento. Qualora il docente abilitato nelle discipline giuridico-economiche sia presente in organico dell’autonomia ma non sia già contitolare del Consiglio di Classe, egli potrà assumere il coordinamento della disciplina per una o più classi, fatta salva la necessità che in esse si crei uno spazio settimanale in cui, anche in compresenza con altri docenti, possa procedere alla didattica dell’educazione civica all’interno della quota oraria settimanale, o all’interno della quota di autonomia eventualmente attivata, nelle modalità approvate dal Collegio dei docenti. Ricorrendo questa casistica, il coordinatore dell’educazione civica, in quanto titolare di un insegnamento aggiuntivo, entra a far parte a pieno titolo del Consiglio o dei Consigli di Classe in cui opera.
Il Liceo Peano promuove percorsi didattici e attività formative di carattere interdisciplinare che si snodano lungo percorsi trasversali di educazione interculturale, nei progetti di educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile e di educazione stradale, nell’educazione alla socialità, alle relazioni positive e nella gestione creativa dei conflitti, nei percorsi di educazione alla pace e di partecipazione civica, nei riferimenti alla cultura della differenze e all’educazione al dialogo. Tali tematiche trasversali alle discipline si possono ritrovare nei contenuti di ogni singola disciplina e nei progetti/attività di ampliamento dell’offerta formativa di Istituto.
Il Liceo Peano dispone inoltre di due cattedre con orario di potenziamento nell’ambito delle discipline economiche e giuridiche, ciò consente di realizzare le auspicate compresenze anche negli indirizzi in cui non è previsto l’insegnamento del diritto.
La progettazione dettagliata delle attività per ciascun anno di corso, la proposta delle compresenze e la relativa ripartizione oraria tra le discipline concorrenti all’insegnamento dell’educazione civica, nel rispetto del monte ore minimo pari a 33 ore/anno, è demandata ai singoli Consigli di Classe, secondo le indicazioni individuate nelle riunioni dei Dipartimenti Disciplinari per la costruzione di un curricolo verticale.
“Il Collegio dei docenti, per il tramite dei Dipartimenti disciplinari, provvede ad integrare nel curricolo di Istituto gli obiettivi specifici di apprendimento/risultati di apprendimento delle singole discipline con gli obiettivi/risultati e traguardi specifici per l’educazione civica.
Valutazione
L'insegnamento trasversale dell'educazione civica e' oggetto delle valutazioni periodiche e finali. Il docente coordinatore per l’insegnamento dell’Educazione Civica formula la proposta di voto espresso in decimi, acquisendo elementi conoscitivi dai docenti a cui e' affidato l'insegnamento dell'educazione civica. La valutazione dell’insegnamento ha natura autonoma ed è riportata nel registro elettronico e nel documento di valutazione intermedia e finale. La valutazione deve essere coerente con le competenze, abilità e conoscenze indicate nella programmazione per l’insegnamento dell’educazione civica e affrontate durante l’attività didattica, coerenti con il documento ministeriale sotto riportato.
Allegato C al DM 35/2020 “Integrazioni al Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione (D. Lgs. 226/2005, art. 1, c. 5, Allegato A), riferite all’insegnamento trasversale dell’educazione civica
➢ Conoscere l’organizzazione costituzionale ed amministrativa del nostro Paese per rispondere ai propri doveri di cittadino ed esercitare con consapevolezza i propri diritti politici a livello territoriale e nazionale.
➢ Conoscere i valori che ispirano gli ordinamenti comunitari e internazionali, nonché i loro compiti e funzioni essenziali
➢ Essere consapevoli del valore e delle regole della vita democratica anche attraverso l’approfondimento degli elementi fondamentali del diritto che la regolano, con particolare riferimento al diritto del lavoro.
➢ Esercitare correttamente le modalità di rappresentanza, di delega, di rispetto degli impegni assunti e fatti propri all’interno di diversi ambiti istituzionali e sociali.
➢ Partecipare al dibattito culturale.
➢ Cogliere la complessità dei problemi esistenziali, morali, politici, sociali, economici e scientifici e formulare risposte personali argomentate.
➢ Prendere coscienza delle situazioni e delle forme del disagio giovanile ed adulto nella società contemporanea e comportarsi in modo da promuovere il benessere fisico, psicologico, morale e sociale.
➢ Rispettare l’ambiente, curarlo, conservarlo, migliorarlo, assumendo il principio di responsabilità.
➢ Adottare i comportamenti più adeguati per la tutela della sicurezza propria, degli altri e dell’ambiente in cui si vive, in condizioni ordinarie o straordinarie di pericolo, curando l’acquisizione di elementi formativi di base in materia di primo intervento e protezione civile.
➢ Perseguire con ogni mezzo e in ogni contesto il principio di legalità e di solidarietà dell’azione individuale e sociale, promuovendo principi, valori e abiti di contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie.
➢ Esercitare i principi della cittadinanza digitale, con competenza e coerenza rispetto al sistema integrato di valori che regolano la vita democratica.
➢ Compiere le scelte di partecipazione alla vita pubblica e di cittadinanza coerentemente agli obiettivi di sostenibilità sanciti a livello comunitario attraverso l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
➢ Operare a favore dello sviluppo eco-sostenibile e della tutela delle identità e delle eccellenze produttive del Paese.
➢ Rispettare e valorizzare il patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni.
Per la valutazione delle attività i docenti della classe e il Consiglio di Classe possono avvalersi di strumenti condivisi, quali rubriche e griglie di osservazione, che possono essere applicati anche ai percorsi interdisciplinari.
Il voto di educazione civica concorre all’ammissione alla classe successiva e/o all’esame di Stato e, per le classi terze, quarte e quinte, all'attribuzione del credito scolastico.
In sede di valutazione del comportamento dell’alunno da parte del Consiglio di classe, è possibile tener conto anche delle competenze conseguite nell’ambito del nuovo insegnamento di educazione civica. Obiettivi irrinunciabili dell’educazione civica sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita.
Scuola e Territorio
L'insegnamento trasversale dell'educazione civica e' integrato con esperienze extra-scolastiche, a partire dalla costituzione di reti anche di durata pluriennale con altri soggetti istituzionali, con il mondo del volontariato e del Terzo settore, con particolare riguardo a quelli impegnati nella promozione della cittadinanza attiva (art. 8 c.1 della L. 92/2019).
Tutte le attività progettuali che intersecano le tematiche inerenti l’educazione civica possono concorrere alla determinazione della valutazione disciplinare e di comportamento (ad es: progetti specifici di Istituto, attività di volontariato, partecipazione attiva alla vita scolastica con assunzione di ruoli specifici quali rappresentante di classe, di istituto, etc, attività sportiva – fair play, partecipazione a progetti di educazione alla salute, educazione stradale, bullismo e cyber-bullismo, ecc.