Diario dello Stage in Grecia 2018
Diario dello Stage
In questa pagina troverete le impressioni e le immagini del nostro viaggio, man mano che si realizza. In basso trovate in allegato i materiali didattici offerti agli alunni (tutte le classi dell'indirizzo Classico). Benvenuti a bordo.
Sabato 7 aprile 2018. Il viaggio
Partiti quasi in orario da Tortona alle 7.45. Colazione a Piacenza e pranzo al Metauro (in realtà 2 autogrill in quelle zone. Imbarco ad Ancona e partenza con la nave Olimpico champion alle 16.30. Per ora tutto bene.
Partenza veloce (video di Alice Campi)
Danzando sul ponte (foto di Vittorio Pernigotti)
Tramonto 1 (foto di Nicola Pernigotti)
Tramonto 2 (foto di Michele Merli)
Domenica 8 aprile. Il viaggio continua
La nave è bella, quasi da crociera. I ragazzi sembrano soddisfatti. Il problema è che procede lenta, quasi pigra, proprio come in una crociera. Mentre passiamo tra la costa albanese e Corfù, i professori Ghiacci, Scuzzarella e Porro tengono brevi lezioni sull'Acropoli, il greco moderno e i suoi legami con quello antico e il dialetto veneto. Ogni tanto leggiamo un testo significativo: Itaca di Kavafis, l'arrivo in patria di Ulisse da Omero. E intanto la nave è arrivata in vista proprio di Itaca. Dietro appare il profilo di Cefalonia e allora ricordiamo brevemente l'eccidio dei soldati italiani della divisione Acqui. Mentre mangiamo, passa Zacinto e la poesia di Foscolo rimane inascoltata. Poco prima di Patrasso facciamo una bella foto di gruppo. Poi arriva il momento dello sbarco.
Sbarcati! Si riparte col pullman alla volta di Corinto. Dopo la foto di rito, finalmente Atene e l'albergo. Mangiamo e a nanna. Domani ci si sveglia presto: Atene ci attende.
Lo stretto di Corinto
Le frasi del giorno (si può sempre fare meglio)
"Come nella poesia di Kavafis, che ci augura che il viaggio verso Itaca sia lungo, anche il nostro verso la mitica Atene sicuramente lo è stato. Forse il viaggio non è paragonabile a quello di Ulisse, ma tra lezioni di astronomia, pan di stelle, vento incessante e amici, qualche piccola emozione ci è stata regalata dalla nostra Odissea."
Emma Galano
"Diario di bordo: giorno primo. Il viaggio è appena iniziato e procede meglio del previsto. Non si sono ancora resi conto che faccio il linguistico."
Stefano Re
Lunedì 9 aprile. Atene
Eccoci qua. La mattina parte con un breve giro in bus di alcuni luoghi storici della città: piazza Syntagma e il prospiciente Parlamento; i tre palazzi neoclassici dell'Accademia, dell'Università e della Biblioteca. Ci fermiamo Tra il tempio di zeus olimpo e il monumento di Melina Mercouri e entriamo nel museo dell'Acropoli.
Sulla terrazza del Museo
Di lì saliamo all'Acropoli. Su quest esperienza vi rimandiamo alle imoressioni dei ragazzi che trovate più sotto. Ora qualche immagine.
I Propilei in tutto il loro splendore (cercate il prof. Crivelli)
Teatro di Erode Attico (foto di Caterina Mongini)
Partenone lato sud (foto di Heng Campus)
Partenone lato nord-ovest
La spianata dell'Acropoli ci sembra lo scenario più adatto per sentire ancora una volta il famoso epitafio di Pericle per i morti del primo anno della guerra del Peloponneso, così come ce lo ha tramandato Tucidide. Due sono i gruppi e due sono i lettori.
Legge Raffaello Basiglio
Legge Giovanni Goggi
La giornata prosegue con il Museo Archeologico Nazionale. Dai tesori Micenei all'arte ellenistica in un unico viaggio.
Una delle nostre 3 guide
E' arrivata la sera. Torniamo in albergo. Alcuni ragazzi decidono di non essere stanche e si spingono fino alla spiaggia. Così si conclude la giornata.
Foto di attribuzione contestata: Gaia Ricciardi o Federico Rizzo
Le frasi del giorno
"Sulla cima dell’ Acropoli, il riflesso pungente del marmo bianco ci ustiona le guance. Per l’immensa bellezza, siamo disposti a sopportare il bruciore"
Emma Franco
"Ad Atene verde e bianco sono i colori dominanti. Un loro splendido accostamento è l’Acropoli, un baluardo della Grecia classica che spunta tra la vegetazione e giganteggia sulla sterminata distesa di monotone casette bianche visibili dalla sua sommità"
Giorgio Carboni
Martedì 10 aprile. Delfi
La mattina ci si sveglia molto presto. Ma "abbiamo promesse da mantenere e miglia da percorrere, prima di dormire". La promessa è Delfi, sede del venerato oracolo del dio Apollo. Situata nella Focide sulle pendici del monte Parnaso (una delle sedi delle 9 Muse). Attraversate le strette vie di un paese arroccato al colmo della salita, scendiamo gli ultimi chilometri. E poche curve prima di Delfi, ci appare sulla destra la fonte Castalia, un tempo fanciulla amata da Apollo e dal Dio tramutata in sorgente. Poi, sulla conca di quella montagna, a 600 metri di quota, ecco l'area sacra di Delfi.
Il tempio di Apollo. Foto di Matilde Micheli
Rovine. Foto di Umberto Bagnasco
Presso il Tesoro degli Ateniesi ci accoglie un architetto del Parco archeologico che illustra le tecniche ricostruttive e le difficoltà che gli archeologi hanno dovuto affrontare. Al teatro ci attendono due archeologi che si stanno occupando del restauro.
Il Tesoro degli Ateniesi. Foto di Magda Agosti
Il teatro di Delfi, sede dei giochi Pitici.
Il prof. Magazzini e una parte della VA. I veterani
"I due fratelli gemelli Cleobi e Bitone cui è stato donato il sonno eterno. Per permettere alla Madre Cidippe, una sacerdotessa di Hera, di recarsi in tempo al tempio di Argo, non essendo i buoi pronti, indossarono il giogo loro stessi e trascinarono il carro per circa 45 stadi. Giunti al tempio, Cidippe, chiese commossa ad Hera di premiarli con il dono più grande che un mortale potesse ricevere. Così nella notte, si addormentarono per sempre"
Foto e testo di Carolina Pilotti
Le frasi del giorno
"È fantastico poter visitare di persona dei luoghi antichissimi e pensare quanti anni e quante storie hanno. Ma la cosa più bella è stata il poter consolidare le mie idee sulle cose che sto studiando proprio adesso. Ora nella mia mente posso sostituire le immagini mitiche che avevo prima di partire con delle foto reali: i miei ricordi"
Caterina Mongini
Mercoledì 11 aprile. Epidauro e Micene
Di nuovo in viaggio. Attraversiamo per la seconda volta l'itsmo di Corinto e proseguiamo verso l'area sacra di Epidauro.
Foto di Camilla Re
I nostri ragazzi si conquistano faticosamente il centro della scena. Maddalena Luca, Caterina Mongini e Irene Zanelli sfidano il pubblico un po' riottoso, recitando un frammento dell'Elettra di euripide. Poi è la volta di Basiglio con un brano dall'Edipo di Re di Sofocle (a breve i video)
Foto e testo di Carolina Pilotti
"In seguito proseguiamo per le rovine di Micene, l’imponente città-fortezza che domina la pianura circostante. Le tombe degli Atridi e i loro tesori ci ricordano la nostra povertà"
Giorgio Carboni