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"Il Gruppo di Narrazione: Un Ponte tra Emozioni, Esperienze e Comunità Scolastica"

Qual è quell’attività che permette ad una classe di sviluppare un rapporto più consapevole e comunitario, favorendo al contempo la crescita personale di ciascuno studente in un contesto di solidarietà, dove si incrociano cultura, esperienze e valori? La risposta è il gruppo di narrazione. Si tratta di un'esperienza che, oltre a stimolare la riflessione e l'interazione tra gli studenti, contribuisce a costruire una rete di relazioni autentiche e arricchenti, facendo emergere la pluralità dei vissuti e delle identità individuali, creando così una vera e propria comunità educativa. Questo è stato il tema centrale dell'incontro che si è svolto il 4 dicembre presso la sede Forum Scuola Piemonte a Torino, un evento che ha coinvolto docenti, educatori e studenti. L'incontro è stato aperto dalla Prof.ssa Magda Ferraris, che ha introdotto la giornata e ha presentato gli obiettivi dell'iniziativa. Subito dopo, il prof. Riziero Zucchi, ex docente universitario e promotore del progetto, ha preso la parola per illustrare il concetto di "gruppo di narrazione" e la sua importanza all'interno delle dinamiche scolastiche. Il gruppo di narrazione, come ha spiegato Zucchi, non è solo un'attività creativa, ma uno strumento educativo che consente agli studenti di entrare in contatto profondo con le proprie emozioni, con le storie degli altri e con la cultura che li circonda. È un’opportunità per sviluppare un ascolto reciproco e una capacità di comprensione empatica, ma anche un'occasione per condividere valori e riflessioni attraverso le parole e le esperienze di ciascuno. Dopo l'intervento di Zucchi, è stata la volta delle insegnanti del Liceo G. Peano, la Prof.ssa Merlino e la Prof.ssa Porro, che hanno raccontato le esperienze concrete delle classi che hanno aderito al progetto “Dialoghi sui Diritti e Doveri tra Costituzione e Società”, che utilizza come strumento di lavoro proprio il gruppo di narrazione. Le due docenti hanno condiviso le modalità con cui l'attività è stata integrata nel programma scolastico e come gli studenti abbiano partecipato con entusiasmo, dando vita a un clima di collaborazione, apertura e curiosità. In particolare, le classi del Liceo G. Peano, che hanno preso parte al progetto, hanno avuto l'opportunità di esplorare temi legati alla crescita individuale e collettiva, riflettendo su aspetti della vita quotidiana, su temi sociali e culturali, e condividendo le proprie storie in un ambiente sicuro e inclusivo. Per rappresentare concretamente il lavoro svolto in classe, noi studenti di quinta abbiamo creato un video che documentava il percorso intrapreso, mentre gli studenti di terza, Loprete Alessio e Risso Rebecca, hanno realizzato una presentazione “Power Point” che illustrava le fasi principali del progetto. Durante l'incontro, abbiamo avuto l'opportunità di presentare il nostro lavoro al pubblico e di raccontare come il gruppo di narrazione abbia influenzato la nostra esperienza scolastica, mettendo in luce come questo tipo di attività possa davvero contribuire a rafforzare i legami tra noi studenti e con i docenti. È stato molto gratificante vedere che i nostri elaborati sono stati apprezzati dagli organizzatori dell'evento. Poi è stata la volta del Protessor Domenico Chiesa, un altro esperto in ambito educativo, che ha sottolineato l'importanza di creare un ambiente scolastico basato su un rapporto di parità tra studenti e insegnanti. Chiesa ha parlato del clima di cooperazione che si viene a instaurare durante il gruppo di narrazione, un clima che permette di abbattere le barriere tradizionali tra docente e studente. Ha evidenziato come un simile approccio dovrebbe essere esteso a tutte le lezioni, in modo che ogni momento scolastico diventi un'opportunità di scambio e crescita collettiva. In sintesi, l'incontro del 4 dicembre è stato un'occasione preziosa per riflettere insieme su come l'attività del gruppo di narrazione possa davvero contribuire a trasformare l'esperienza scolastica, rendendola non solo un luogo di trasmissione di conoscenze, ma anche uno spazio di crescita emotiva e sociale. Il successo del progetto dimostra che, quando si riesce a intrecciare competenze, esperienze e valori, la scuola può dimostra che, quando si riesce a intrecciare competenze, esperienze e valori, la scuola può diventare un contesto dinamico e stimolante, dove ciascun individuo può esprimere liberamente la propria unicità, ma anche imparare a lavorare e crescere insieme agli altri.

 

Gli studenti della 5^AS: Sara Armana, Martina Soncin e Perseo Tasca

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