Math 2023 a Bardonecchia
La parola ai protagonisti
Dal 25 al 27 maggio, accompagnati dalle professoresse Dell’Aquila e Riella, abbiamo partecipato a MATH 2023, la nuova edizione di uno stage per studenti delle scuole secondarie di secondo grado, dedicato alla matematica. Una full immersion tra scuole di Torino e delle province piemontesi che si svolge a Bardonecchia (ex Villaggio Olimpico) in quattro turni. All’arrivo, la mattina del 25 maggio, siamo stati suddivisi in squadre per classe di appartenenza (prime, seconde, terze e quarte) e nelle “classi” gli alunni hanno lavorato in gruppi di 6 studenti con gli insegnanti, come coordinatori sul materiale predisposto nei fascicoli preparati per ogni classe. Sollecitati dalle richieste del fascicolo abbiamo avuto l’occasione di conoscere e lavorare con studenti di altre scuole. A fare da cornice all’approfondimento di argomenti come gli algoritmi, l’infinito, la crittografia, i poliedri, le geometrie non euclidee c’era un’affiatata competizione. Nonostante l’intensità delle giornate, che prevedevano otto/nove ore di attività, il lavoro e le persone che ci circondavano rappresentavano degli stimoli non da poco. A motivarci, tra tutte le altre cose, la voglia di tenere testa a chi, il campo della matematica, lo conosceva bene e ci era in contatto giornalmente. L’ultimo giorno inoltre abbiamo partecipato ad una sorta di “caccia al tesoro” che ci ha permesso di lavorare in sintonia con il nostro gruppo, insegnandoci a relazionarci, apprezzare e alle volte tollerare la diversità altrui.
L’organizzazione non solo ci ha permesso di fare esperienza di un bagaglio culturale da non sottovalutare ma ci ha anche fornito tutti gli agi per una serena permanenza: alle ore di studio infatti abbiamo anche alternato pause per andare in palestra o all’aria aperta e una serata nella discoteca interna alla struttura.
Lo stage a Bardonecchia si è rivelata essere una grande opportunità, per immergerci nel mondo della matematica sotto un punto di vista differente rispetto a quello canonico che siamo soliti a sperimentare sui banchi di scuola. Le numerose attività che ci sono state proposte durante l’arco di queste tre giornate ci hanno portato a raggiungere un grado di consapevolezza maggiore su una materia di cui sappiamo poco, se si pensa invece, a quanto sia interconnessa con la vita di tutti i giorni. Certo, ciò che più ci ha lasciato, come pegno di ricchezza, questa esperienza breve ma intensa, è stata l’occasione di potersi mettere in gioco e a confronto con insegnanti e studenti di altre scuole, apprendendo e capendo (forse) un modus operandi diverso rispetto al nostro.
Consigliamo caldamente questa esperienza a tutti coloro che hanno il desiderio di voler conoscere la matematica in modo innovativo e creativo senza annoiarsi e in maniera particolare a chi ha il piacere di rafforzare e ampliare le proprie competenze attraverso uno scambio di esperienze tra scuole differenti.
Martina Tammone, Aurora Amati
3A Classico